Analizzare i dati – Cos’è una BI e come utilizzare per creare modelli predditivi

Analizzare i dati, secondo Kaoru Ishikawa, inventore del Diagramma di Causa-Effetto uno dei più usati per l’analisi dei processi aziendali ha detto:

“Il controllo senza l’azione è semplicemente un hobby”

Così il guru della qualità, spiega che è essenziale monitorare i processi aziendali in modo periodico e basandosi su dati reali che rispecchino i fatti realmente accaduti.

Come abbiamo raccontato la scorsa settimana nell’articolo sul valore del dato (consultabile qui!) è fondamentale poter contare su strumenti che permettano di raccogliere dati in modo efficiente, tracciabile e affidabile le informazioni.

Questo però non è sufficiente, diventa fondamentale per poter guidare la propria impresa verso una strada sicura e orientata al successo poter aggregare queste informazioni e analizzarle, così da essere ben consapevoli della propria realtà e del mercato che ci circonda.

Cos’è la Business Intelligence per analizzare i dati?

Il termine nasce da un ingegnere dell’IBM verso la fine degli anni ’50, la business intelligence è lo strumento che raccogli i dati dai i diversi gestionali per aggregarli in un unico applicativo che ha la funzione di renderlo fruibile e di dargli valore.

Si può, quindi:

  • Raccogliere di dati
  • Classificare le informazioni per pattern
  • Analizzare i risultati
  • Realizzare modelli predditivi

Quindi la funzione dello strumento è doppia, ovvero approfondire la conoscenza della propria realtà aziendale e studiare i trend e le richieste per effettuare analisi predditive.

Come funziona una business intelligence?

La BI svolge la propria attività in 3 fasi:

  1. Raccolta Dati
  2. Elaborazione
  3. Analisi e Verifica Risultati

La prima cosa da fare è quindi andare a lavorare sui dati, ovvero connettere l’applicativo con il software gestionale così da creare un pool di informazioni da cui attingere. Aggregare i dati delle diverse fonti e dai diversi strumenti permette di creare un nuovo punto di vista complessivo e più completo.

Una volta raccolti i dati è necessario elaborare un piano di visualizzazione così da poterli analizzare secondo le specifiche richieste e navigandoli trovare le risposte alle proprie domande, analizzando le KPI dell’azienda (Key Perfomance Indicator).

L’ultimo step è sicuramente il più importante analizzare le KPI e verificare i dati. Alla fine di questo processo l’azienda si trova in mano una serie di informazioni che prima non aveva che possono essere conservate e reperite in modo semplice un un click.

I vantaggi di analizzare i dati con una Business Intelligence

  1. Analizzare le vendite, per lavorare o sulla metodologia dei commerciali o sul prodotto/servizio in vendita
  2. Ridurre le perdite andando ad analizzare dove e quando si creano situazione a cono di bottiglia
  3. Ottimizzare i costi, investire solo su costi che portano benefici reali e misurabili in azienda.
  4. Efficentare i processi aziendali, eliminando i processi che rallentano senza portare valore aggiunto
  5. Prendere decisioni consapevoli, dopo la lettura dei risultati delle KPI è possibile basare le decisioni sia sulla propria esperienza che dati concreti.

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